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Varianti speciali della Pentax LX [Autore: Dario Bonazza]

Nel 2000 la Pentax LX celebra 20 anni dalla sua introduzione nel 1980. Qui si discutono un prototipo e le versioni speciali di questa famosa reflexreflex
Macchine fotografiche dotate di un sistema di mira che permette di osservare dal mirino l'inquadratura in ingresso dall'obiettivo che raccoglie e riproduce l'immagine sull'elemento sensibile (pellicola o sensore).
professionale.

Ci sono edizioni speciali della LX abbastanza note a dispetto della loro rarità, ma un prototipo della LX è praticamente impossibile da vedere ovunque e non se ne sente mai parlare. In occasione del ventesimo anniversario della LX discuteremo anche queste rare varianti.

Il prototipo Asahi Pentax AP

E’ facile immaginare che diversi prototipi della LX siano stati realizzati durante lo sviluppo della famosa reflex professionale di Asahi, ma non ne avevo mai visto uno, fino allo scorso aprile. Rudolf Hillebrand, direttore e editore di Photo Deal (eccellente rivista tedesca sul collezionismo di fotocamere) mi ha spedito alcune pagine tratte dalla rivista giapponese Asahi Camera. Ho avuto un sobbalzo: fra tutte quelle per me inintelligibili parole giapponesi c’erano due foto di un prototipo della LX, denominato AP. Nessun dubbio, dato che la forma della fotocamera era ben riconoscibile nonostante il pentaprisma sia differente da quello di serie sia nella forma che nelle scritte sul frontale!

Naturalmente, ho immediatamente richiesto ad Asahi tutte le possibili informazioni ed immagini su quel prototipo e su altri eventuali che avessero preceduto la LX. Purtroppo mi sono state inviate di nuovo solo le stesse due immagini e la nota che si tratta dello stadio finale dello sviluppo della LX, subito prima della versione di serie. Una sommaria traduzione dall’articolo di Asahi Camera da parte dell’amico Osamu Togo ha aggiunto informazioni, così tenterò ora un riassunto delle notizie disponibili e delle considerazioni che si possono fare dall’osservazione delle foto, paragonando AP ed LX.

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Lo sviluppo della LX iniziò nel 1975, subito dopo la presentazione della baionetta K, e vennero realizzate due fotocamere differenti tra cui scegliere. Una era una reflex completamente meccanica, la cui designazione è sconosciuta, mentre la AP era ad esposizione automatica. Alla fine del periodo di sviluppo venne scelta la AP, che era più adeguata alle tendenze del momento fra le fotocamere professionali.
Osservando le foto della AP, vediamo che il corpo è identico alla LX di serie, con la sola parte superiore del box reflex che appare leggermente più larga per accettare il pentaprisma più tozzo. Sia la ghiera dei tempi che quella di compensazione, con quelle scritte arancio e verde, appaiono anomale e differenti dal ben noto tipo standard della LX, ma si tratta in realtà di opzioni disponibili in Giappone anche per la LX di serie.
A differenza del corpo praticamente standard, la forma del pentaprisma è un po' diversa. Il frontale del pentaprisma riporta la dicitura bianca ASAHI PENTAX, con un classico logo AOCo al disopra (visibile solo aumentando di molto la luminosità della contrastata stampa da diapositiva). Questo dimostra che si tratta di una realizzazione un po’ più vecchia (*). Vicino al contatto caldo sulla slitta flash manca la X. Non ho idea della funzione del bollino rosa sul pentaprisma, mentre quel 11A109 sul lato potrebbe essere sia un numero di serie che un codice, o anche un numero d’inventario.
Lo scopo dei progettisti della LX era quello di creare una reflex professionale che fosse al contempo robusta e compatta. Per contenere il peso, vennero adottati rivestimenti in lega di alluminio al posto del classico ottone. L’intercambiabilità degli schermi attraverso la flangia portaobiettivi venne adottata per la massima compattezza. All’inizio venne adottato un otturatore ibrido per permettere il funzionamento su tutte le velocità anche in assenza di pile, ma poi la soluzione venne abbandonata sempre per ragioni di compattezza, accettando una parziale disponibilità di tempi. La buona sensazione operativa e la maneggevolezza vennero migliorate più volte. Venne realizzato un sistema di sollevamento dello specchio eccezionalmente veloce (e purtroppo piuttosto rumoroso) per avere il minimo ritardo possibile nello scatto. La misurazione esposimetrica IDM (Integrated Direct Metering) fu un’evoluzione del concetto adottato dall’Olympus OM-2. Per venire incontro a varie esigenze degli utenti, furono rese disponibile alcune personalizzazioni (vedi Spotmatic n°19, pagina 16).

La LX è composta di 1.350 parti di 940 tipi differenti e la sua produzione richiede tecniche di assemblaggio manuali con la partecipazione di sei tecnici. Venne anche siglato un contratto con i fornitori di componenti elettronici per prevenire l’uscita di produzione di integrati obsoleti, permettendo così la produzione della LX per oltre venti anni.

La LX sezionata

Si conoscono tre versioni sezionate della LX, realizzate a scopi dimostrativi all’epoca del lancio. La più nota è quella tagliata dal fronte verso il centro e poi dal centro verso il lato destro della fotocamera (vedi immagine). Su queste fotocamere non ci sono numeri di serie, dato che sarebbero nella parte mancante del fondello.

La mia stima sul numero di queste LX sezionate è inferiore a cento, forse poche decine. Credo che ogni importatore nazionale ne ricevesse una e probabilmente qualcuna in più raggiunse gli USA. Sono a conoscenza di una sola LX sezionata in Italia, ora posseduta da un socio AOHC ed esposta al 5° Pentax Day a Cervia.

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Un’altra versione ha due "finestre" ai lati del box reflex. Anche le semicalotte superiori sono tagliate per mostrare meglio i meccanismi interni (vedi immagine). Non ho informazioni sui numeri di serie.

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Esiste anche una terza variante di LX sezionata, tagliata completamente a metà attraverso l’asse dell’obiettivo. Finora ho visto solo foto di questa versione, pubblicate su riviste giapponesi.

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 La LX Gold

Articoli/a10f06t.jpgEra il 16 marzo 1981 ed era passato circa un anno dall’introduzione della Pentax LX. La decimilionesima reflex Pentax, una LX, uscì dalla linea di produzione della principale fabbrica AOC di Mashiko e fu regalata al capo progettista, poi amministratore dell’Asahi Opt. Co. Ltd., Minoru Suzuki. Allo scopo di celebrare il raggiungimento di questi 10 milioni di reflex, il 25 agosto 1981 venne presentata una edizione limitata "LX Gold". Era placcata in oro a 18 carati e rivestita in pelle marrone (anche denominata pelle di lucertola o pelle di serpente) ed era equipaggiata con un obiettivo SMC Pentax 50mm f/1,2 pure in finiture oro e pelle. Tutti i particolari scuri della LX Gold sono in marrone scuro anziché neri, compresi l’anello frontale dell’obiettivo e il vano portapellicola, con le sole eccezioni del pressapellicola e della tendina dell’orologio. Naturalmente rimangono invariate le tendine in titanio dell’otturatore. Con la LX Gold erano forniti anche un coperchietto dell’obiettivo ed una borsa pronto di colore marrone. L’imballo comprendeva una cassetta in legno con vellutino rosso e guanti bianchi in seta per maneggiare la fotocamera senza lasciare impronte digitali sulla delicata doratura. Sia la fotocamera che la borsa pronto sono fornite di scatole in cartone dorate che riportano il logo 10million e l’anno 1981.

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Vennero prodotti solo 300 pezzi di LX Gold, 200 per il mercato interno giapponese e 100 per quello internazionale. I numeri di serie della LX Gold vanno da XM001 a XM300 (dove XM significa 10 milioni).
Le vendite iniziarono nel novembre 1981 ad 850.000 yen, ma non tutte le LX Gold furono poste in vendita, dato che alcune vennero date agli importatori Pentax o divennero premi per concorsi fotografici. Nel 1983, il Sig. Greg Peck (!) vinse una LX Gold quale primo premio di un concorso organizzato dalla rivista inglese Camera Weekly. Peck era già un utente di Pentax LX e socio del Pentax Club UK.

Per quanto ne so, oggi in Italia ci sono solo tre LX Gold, due delle quali in possesso di soci AOHC ed una terza data in omaggio alcuni anni fa dall’Api ad un proprio rappresentante in occasione della pensione dopo molti anni di collaborazione. La LX Gold XM028 è stata esposta al 5° Pentax Day, mentre la XM011 è di proprietà di un amico americano e socio AOHC. Pare che le LX Gold per il mercato USA abbiano un diverso tipo di pelle, forse per leggi sull’importazione di pelli di specie a rischio di estinzione.

La LX Titan

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Nel settembre 1994 fu messa in produzione un’altra serie limitata per celebrare il settantacinquesimo anniversario dell’Asahi Opt. Co. Denominata LX Titan, aveva rivestimenti in titanio naturale e fu realizzata in 1.000 esemplari. Il colore chiaro del titanio rende la LX Titan immediatamente riconoscibile, per cui non fu necessaria alcuna dicitura speciale per caratterizzarla. Una cinghia speciale in pelle marrone con scritte del 75° anniversario, scatola ed accessori di colore marrone rendono questa LX in edizione limitata ancora più riconoscibile dal modello standard. La LX Titan fu venduta solo in Giappone a 280.000 Yen. I numeri di serie sono compresi tra da 7500001 e 7501000. Per quanto ne so, in Italia c’è una sola LX Titan (matr. 7500213), naturalmente acquistata in Giappone, ed era anch’essa in mostra al 5° Pentax Day.

La LX Limited

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All’inizio del 1996 venne annunciata un’altra edizione speciale della LX: 300 pezzi di "LX Limited" vennero offerti con calotte in titanio di colore nero. Questa volta la parola TITANIUM era incisa sul frontale, altrimenti la finitura nera avrebbe nascosto l’uso del titanio nel corpo. Di nuovo la confezione comprende cinghia e imballi speciali. La LX Limited intendeva celebrare 15 anni di produzione della LX e venne venduta solo in Giappone per 300.000 Yen. I numeri di matricola sono intorno a 4013000 (numeri registrati 4013427 e 4013554). Si tratta di una strana serie di numeri che non parte da un numero tondo, a meno che il numero di esemplari prodotti non superi il lotto ufficialmente dichiarato di 300 pezzi.

Ed ora… la LX 2000

Al momento della presentazione della LX Limited, essa venne annunciata come l’ultima serie di LX prodotte, ma non fu così. Da allora, la LX standard è rimasta in vendita in Giappone a circa 150.000 Yen, la metà del prezzo della versione Limited. Attualmente la LX è ancora in produzione, in quantità ridotte in base alle richieste del mercato giapponese. Va notato che in Giappone la LX è una fotocamera culto, di cui si parla spesso sulle riviste e che ha ancora un mercato, seppure d’élite.
Ora stiamo celebrando i 20 anni della LX, e le insistenti voci di un’altra possibile LX in edizione speciale che sarebbe stata presentata quest’estate sono state ufficialmente confermate.

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La LX2000 è stata annunciata in Giappone lo scorso 14 giugno. Si tratta di una versione in finiture cromate della LX standard, dotata di mirino FA-1W, schermo di messa a fuoco natural bright matte (come quello della Z1p), aggiuntivo pulsante di scatto, impugnatura B modificata con attacco cinghia e cinghia commemorativa. L’obiettivo è una versione speciale dell’SMC Pentax-A 50mm f/1,2, in finiture argento e con ghiera di messa a fuoco, paraluce e tappino frontale metallici. Il prezzo in Giappone sarà di 330.000 Yen. Inizialmente non era stato annunciato un quantitativo prodotto, ma Pentax diceva semplicemente di accettare prenotazioni a partire da agosto e che le vendite avverranno tra ottobre e dicembre. Ora invece si parla ufficialmente di una produzione di 1.000 pezzi.

(*) Con la ME Super, introdotta alla fine del 1979, la semplice designazione PENTAX sostituì la precedente ASAHI PENTAX.

Ringraziamenti

Fonti informative: Asahi Opt. Co. Ltd., riviste di fotografia, ricerca dell’autore.
Traduzione dal giapponese: Osamu Togo
Foto della AP: Koichi Akagi, fotografo professionista.
Foto della LX Gold: Dario Bonazza e Preston Cook
Foto della LX Titan: Asahi Opt. Co. Ltd.
Foto della LX Limited: Sig. Okano
Foto della LX2000: Asahi Opt. Co. Ltd.


L'articolo originale è stato pubblicato su SPOTMATIC n°25, Luglio 2000.





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